XXXVIII Anniversario
Giugno
2018
La memoria della strage di Ustica e il rapporto con le nuove generazioni sono le coordinate di questa nuova stagione di manifestazioni programmate “Attorno al Museo” luogo simbolo, ma anche realtà concreta, dell’impegno per la verità e la memoria della Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica.
I sette appuntamenti proposti nascono tutti dal coinvolgimento diretto di giovani o da dediche esplicite che gli artisti hanno voluto offrire al Museo per la Memoria, proseguendo così l’esperienza di Christian Boltanski del 2017, che aveva espressamente legato tutta la sua “presenza” nella nostra città alla sua installazione per Ustica.
Particolarmente significativo è allora iniziare con una coreografia di Virgilio Sieni, che in “Davanti agli occhi degli altri”, proseguendo l’idea di alcuni anni fa di far danzare i partigiani e i parenti delle vittime, farà muovere passi di danza ai giovani nati nel nuovo millennio, nello spirito appunto del rapporto delle giovani generazioni con la storia.
Le nuove generazioni saranno direttamente coinvolte nella presentazione degli esiti dei laboratori “Dimenticare (la Bolognina)”, che vedranno “confrontarsi-conoscere” gli studenti della scuole superiori del Quartiere con le tracce della storia che incontrano lungo i loro percorsi quotidiani. Il progetto nasce dalla collaborazione diretta con il Ministero della Pubblica Istruzione (MIUR) nell’ambito di un Protocollo con l’Associazione per tener viva l’attenzione delle giovani generazioni su terribili fatti della nostra storia più recente e vede inoltre il sostegno dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna.
Sempre gli studenti saranno i protagonisti di “Segnosonico/02/la scatola nera”, performance per musica e disegno realizzata partendo dalle suggestioni del Museo per la Memoria e realizzata con gli allievi dell’Accademia di Belle Arti, del Conservatorio G. B. Martini di Bologna e di alcuni Licei bolognesi.
Il legame tra Arte e Memoria sarà ben presente nei “lavori” che importanti artisti ci hanno voluto dedicare caratterizzando la loro ricerca artistica attraverso linguaggi diversi.
La compagnia Kepler-452 con lo spettacolo “È assurdo pensare che gli aerei volino” cercherà di ricostruire alcune identità, partendo dagli oggetti lasciati e alternando drammaturgia, indagine, interviste e libere associazioni; i Pastis con la video-opera originale “Un occhio vede, l’altro sente” partirà dalle immagini del DC9 Itavia e dall’opera di Boltanski riproponendole in una nuova forma.
Infine il collettivo Antonello Ghezzi con l’installazione e la performance musicale “Lo stesso cielo”, partendo dalle immagini e dai suoni del firmamento collegherà simbolicamente le aspettative e le speranze degli spettatori alle vicende di quel tragico 27 giugno del 1980.
Le celebrazioni dell’anniversario si chiuderanno come nella tradizione con la serata di poesia “La Notte di San Lorenzo”, a cura di Niva Lorenzini e quest’anno affidata alla maestria di Roberto Latini.
Dunque un continuo richiamare i giovani, gli spettatori tutti, ad approfondire il loro sentire, il loro legame con le vicende che li circondano, sempre avendo presente la strage di Ustica e il bisogno di memoria e di verità.
Queste le iniziative “attorno al Museo” per il 38° Anniversario, testimonianze, con gli strumenti e linguaggi dell’arte, di un continuo percorso verso la verità.
Un percorso che ci ha già portato, ad avere una definitiva consapevolezza: “l’incidente al DC9 è occorso a seguito di azione militare di intercettamento, il DC9 è stato abbattuto”. Un percorso, un impegno, che deve continuare per darci finalmente l’indicazione sulle ultime responsabilità, chi ha materialmente partecipato all’attacco e abbattuto il DC9 dell’Itavia, dando la morte a 81 cittadini italiani, ai nostri cari.
DARIA BONFIETTI
Presidente Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica