XXXVII Anniversario
Giugno
2017
Ci troviamo ancora attorno al Museo per la Memoria di Ustica con particolare emozione perché facciamo i conti con i primi dieci anni della sua “vita”. Vogliamo cominciare proprio dalle figure di Gian Paolo Mazzucato e Christian Boltanski che, insieme all’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, lo hanno progettato e realizzato.
L’architetto Mazzucato con le sue idee e la sua passione civile è stato protagonista prima di tutta la fase dell’ideazione, poi della progettazione e infine della realizzazione, venendo malauguratamente a mancare proprio a pochi mesi dall’inaugurazione. A lui dedichiamo con immensa riconoscenza un “Omaggio” che ripercorre le varie fasi della progettazione e che vuole essere impegno per una più articolata riflessione sulla sua intera opera.
Christian Boltanski, con il suo intervento di straordinario spessore artistico, ha dato futuro alla memoria dei nostri cari e sarà di nuovo a Bologna con uno spettacolo, appositamente realizzato in collaborazione con l’Arena del Sole e con una grande mostra retrospettiva che, a partire dal Mambo, coinvolgerà fino a novembre l’intera città.
Il Museo in questi anni è stato luogo di trasmissione di memoria, ed ha visto un grande coinvolgimento di giovani e di scolaresche; è quindi significativo presentare in questa occasione due iniziative che sono frutto della collaborazione con il mondo della scuola. “La Balena” rappresentazione pubblica dell’esito del laboratorio teatrale curato La Baracca – Testoni Ragazzi, con gli studenti del I.C.15 Bologna “Zappa”, Liceo Scientifico Statale “A. B. Sabin” e Istituto Salesiano “Beata Vergine di San Luca”, progetto vincitore del bando nazionale del Miur.
Il secondo appuntamento vedrà esibirsi in concerto i giovani del Conservatorio G.B. Martini di Bologna con un programma dedicato alla Memoria. Le due proposte sono inserite nell’ambito della Protocollo firmata dall’Associazione con il Miur: “Iniziative didattiche e formative volte ad approfondire il tema del terrorismo e a conservare tra i giovani la memoria di tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale e delle stragi di tale matrice”.
Il Museo in questi anni ha intessuto forti legami con il territorio e lo testimoniano i due appuntamenti realizzati in collaborazione con Cantieri Meticci, una realtà culturale che opera con le emergenze a cominciare dagli ultimi, migranti e rifugiati. “Arte della fuga”, una performance dove la ricerca visiva si intreccia con le note della Fuga di Bach appositamente riadattate, dagli allievi del Conservatorio F. Venezze di Rovigo, per farci riflettere sulle tematiche dell’immigrazione.
Infine il tradizionale appuntamento del X agosto che collegherà ancora una volta, a partire dai versi di Pascoli “San Lorenzo, io lo so..”, il dramma del volo interrotto del DC9 di Ustica ai tanti viaggi e alle vite spezzate nelle traversate in mare. Un momento di riflessione laica, con i versi scelti da Niva Lorenzini, introdotta dalle parole di Monsignor Matteo Maria Zuppi che ha accettato di essere al nostro fianco in questa serata commemorativa.
Ricordiamo che il nostro fare memoria con il Museo si accompagna alla richiesta di completa verità sulla tragica notte del 27 gugno 1980. Dopo che il giudice Priore ha affermato che “l’incidente al DC9 è occorso a seguito di azione militare di intercettamento, il DC9 è stato abbattuto, con un’azione, che è stata propriamente atto di guerra, guerra di fatto e non dichiarata, contro il nostro Paese, di cui sono stati violati i confini e i diritti”. Dopo le sentenze delle corti civili di Palermo che hanno indicato le responsabilità di Ministeri dei Trasporti e della Difesa.
DARIA BONFIETTI
Presidente Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica