XXXII Anniversario
Giugno
2012
Scrive Antonio Machado:
Viandante, sono le tue orme
la strada, nient’altro;
viandante, non sei su una strada,
la strada la fai tu andando.
In questi versi trovo rappresentata l’esperienza dell’Associazione: ha cominciato a muovere i suoi passi quando sulla tragedia di Ustica si era addensato un totale silenzio.
Il DC9 Itavia che doveva congiungere Bologna con Palermo era scomparso dai radar nella serata del 27 giugno 1980: i suoi passeggeri, 81 innocenti cittadini di questo Paese, erano tutti morti.
La tragica notizia è rimasta sulle pagine dei giornali per qualche giorno, poi l’attenzione si è spenta: la Magistratura ha indagato senza una vera determinazione, le Istituzioni hanno mostrato un sostanziale disinteresse. Solo nel 1986 qualcuno si è messo in cammino, è sorta l’Associazione, l’opinione pubblica si è mobilitata, la Commissione Stragi ha indagato, ha preso vigore il lavoro della Magistratura.
Il cammino dell’impegno ci ha dato la prima verità: “l’incidente al DC9 è occorso a seguito di azione militare di intercettamento, il DC9 è stato abbattuto… “.
Un altro viaggio ha portato a Bologna il relitto del DC9, ripescato dal Tirreno e poi ricomposto a Pratica di Mare: è nato il Museo per la Memoria di Ustica, attorno ad esso abbiamo preso l’abitudine di muovere i nostri passi, chiedendo verità e giustizia e facendo memoria con i linguaggi dell’arte.
Intanto le indagini sono riprese e il Tribunale civile di Palermo ha condannato i Ministeri dei Trasporti e della Difesa per non aver prima tutelato il volo del DC9 e poi per aver intralciato la ricerca della verità, ma ora tutto si sta di nuovo “spegnendo“. L’iniziativa della Magistratura va sfumando per la mancata collaborazione di Stati amici e alleati, il giudizio civile è stato rinviato addirittura al 2015 e, in più, ogni iniziativa in ambito europeo pare preclusa dalla mancata ratifica da parte italiana di convenzioni in materia giudiziaria.
Deve rimanere la forza del nostro impegno, il vigore delle nostre iniziative, le nostre “orme” che ci fanno ritrovare, anche quest’anno, attorno al Museo, nel Giardino della Memoria, con il nostro bisogno di verità e giustizia.
DARIA BONFIETTI
Presidente Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica