Premio Scenario per Ustica
Luglio
2015
Ditta Alesse Argira
di Barbara Alesse, Ernesta Argira
con Ernesta Argira
regia Barbara Alesse
Tutto l’amore è clandestino, e ancora di più quando a innamorarsi è un clandestino.
E.è un attrice e M. un tornitore. Si sono innamorati, semplicemente. Ma la Bossi-Fini fa precipitare la vita di due persone “normali” dentro un film: fughe dalla polizia, travestimenti, perquisizioni, notti in cella, manette.
Lo spettacolo parla di una ricetta di cucina, perché ai suoi protagonisti piace mangiare. Ma alla loro ricetta d’amore manca un ingrediente. È rinchiuso in un barattolo: è trasparente, è insapore. Cosa c’è in quel barattolo?
Caroline Baglioni
ispirato alla voce di Gianni Pampanini
di Caroline Baglioni
con Caroline Baglioni
assistente alla regia, tecnico Nicol Martini
Gianni sembra oggi un ricordo lontano, ma era lontano anche quando c’era. Era lo zio con problemi maniaco-depressivi che mi faceva paura.
Dentro e fuori è stata tutta la sua vita. Dentro casa. Dentro il Cim. Dentro la malattia. Dentro al dolore. Dentro ai pensieri. Dentro al fumo. Dentro la sua macchina. E fuori da tutto quello che voleva.
Nel 2004 in una scatola di vecchi dischi, ho trovato tre cassette, dove Gianni ha inciso la sua voce, gridato i suoi desideri, cantato la sua gioia, espresso la sua tristezza. Per dieci anni le ho ascoltate e improvvisamente mi è tornato vicino, grande e grosso, alto tre metri e in bianco e nero.
Muré Teatro
regia e drammaturgia Francesca Camilla D’Amico
interpreti Francesca Camilla D’Amico, Martina Morgione, Marcello Sacerdote
musiche Sebastian Giovannucci
luci e suono Pietro Monacelli
videomaker Antonio Di Biase
Una piccola compagnia teatrale è sul punto di emigrare dall’Italia. Prima di andare, decidono di mettere in scena Madre Courage e i suoi figli di Bertolt Brecht, ma le prove vengono costantemente interrotte dall’irruzione della realtà. Così le scene dello spettacolo si intrecciano alle storie dell’emigrazione italiana del primo Novecento, degli emigranti che attraversano il Mediterraneo sui barconi ai giorni nostri, della resistenza delle donne afghane e di quelle kurde, e a tante altre storie ancora. Sull’onda dell’entusiasmo e sopra un carro pieno di storie, “attraversano il mondo” senza la pretesa di dare risposte ma cercando di interrogarsi sul nostro tempo.
Arte Combustibile
testo Emanuele Aldrovandi
con Davide Giordano, Luz Beatriz Lattanzi, Marcello Mocchi, Matthieu Pastore
regia Pablo Solari
In un futuro non troppo lontano l’aggravarsi della crisi economica ha trasformato l’Europa in un continente di emigranti. I cittadini europei cercano di raggiungere clandestinamente i nuovi paesi “ricchi”. Il mezzo più diffuso per l’espatrio è il container: i clandestini pagano mille dollari alla partenza e mille all’arrivo, senza sapere la meta.
I personaggi sono quattro: il Robusto e l’Alto sono europei, la Bella è una ragazza nordafricana e il Morbido è il trafficante di esseri umani proprietario del container. Il viaggio sarà duro: la fame, la sete, il mare, la paura, la morte…
Il titolo è tratto da un cartello esposto durante una manifestazione a Lampedusa.
Cerbero Teatro (Napoli)
di Gianni Spezzano
con Simone Barraco, Mauro Conte
regia Cristel Checca, Gianni Spezzano
Nel 2001 sono avvenuti fatti che ancora oggi condizionano l’individuo, inteso come cittadino globale. Alcuni esempi: nel 2001 si apre il “decennio Berlusconi”, si svolge il G8 di Genova, c’è l’attacco alle Torri Gemelle, viene celebrato il primo matrimonio tra persone dello stesso sesso, viene registrato il primo caso di eutanasia. E soprattutto il 2001 è l’ultimo anno della lira.
Sulla scena si alternano personaggi che trasmettono una loro visione dei fatti, spaziando tra temi più attuali che mai: Riot Porn, Black Bloc, Isis, crisi dell’Eurozona, manipolazione mediatica, IoT e Social Media Management.
Ma i personaggi vivono nell’anno 2001, dunque sono ignari di quello che è accaduto dopo e che noi abbiamo vissuto fino ad oggi.