Potevo essere io
Luglio
2015
Dionisi Compagnia Teatrale
di Renata Ciaravino
con Arianna Scommegna
video e scelte musicali Elvio Longato
luci Carlo Compare
supervisione registica Serena Sinigaglia
assistente alla regia e collaborazione al testo Elvio Longato
set Maria Spazzi
realizzazione scene Raffaella Colombo, Lidia De Rosa, Anna Masini
produzione Dionisi Compagnia Teatrale
coproduzione Kilowatt Festival, Teatro dell’Orologio
con il sostegno di Aia Taumastica, Torre dell’Acquedotto, Atir-Teatro Ringhiera
I bambini cresciuti negli anni Ottanta nelle periferie del nord, che giocavano in cortile a lanciarsi palloncini con dentro le lamette, i genitori terroni, le mamme che facevano le pulizie negli ospedali, i piedi impigliati in scarpe da tennis con la punta tagliata che diventavano sandali da tennis, per risparmiare. Le ragazze che al parco si sputavano in faccia dopo essersi tirate i capelli in una piscina comunale. I ragazzi che facevano la tangenziale contromano per scommessa, che facevano l’amore nei parcheggi vuoti dei supermercati. Quei bambini e ragazzi poi sono cresciuti: ognuno a procedere alla cieca cercando di salvarsi. Ma cosa ci fa salvare? E se uno si salva, veramente si è salvato? Cosa ci fa andare da una parte o dall’altra? Quante volte abbiamo detto: «Potevo essere io, e invece, poi, no».
Potevo essere io è il racconto di una bambina e di un bambino che diventano grandi partendo dallo stesso cortile. Niguarda. Periferia nord Milano. Due partenze, stessi presupposti. Ma finali diversi. E in mezzo la vita: un allenatore di kick boxing, la stella emergente del pop croato, un regista di film porno, una cartomante, un animatore di matrimoni sulla Paullese…
Potevo essere io racconta tutto questo cercando la commedia che irrompe nella commozione.
Il bambino che siamo stati è lì sgranato in super 8, mentre guarda distese di finestre dal nono piano di un palazzo senza balconi e una voce dice: «Girati, stiamo facendo il filmino. Sorridi!»
Spettacolo vincitore del bando Nextwork 2013.