La Notte di San Lorenzo
Agosto
2017
progetto artistico a cura di Cantieri Meticci
regia di Pietro Floridia
Dove sono i vostri monumenti, le vostre battaglie, màrtiri?
Dov’è la vostra memoria tribale? Signori,
in quella grigia volta. Il mare, il mare
li rinchiude. Il mare è Storia
Derek Walcott
I tuoi abissi sono il nostro stesso inconscio, solcato da fuggitive memorie.
Édouard Glissant
L’unità è sottomarina
Edward Kamau Brathwaite
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito,
addita
le bambole al cielo lontano.
Giovanni Pascoli
Il mare come custode della Storia. Il mare come madre matrice di una nuova unità. Come grande grembo che si fa portatore di una rinascita all’insegna del mescolamento, del reciproco riconoscimento, di una comunione che non fu di radici, ma fu (e sarà) di destino. E allora i morti in mare, di qualsiasi provenienza essi siano, nella nostra tensione a ricordarli, a dare loro un nome, si faranno ispiratori di un progetto di vita comune, di una casa-mondo in cui “accomunarci” nel costruire insieme la nostra destinazione, il nostro futuro.
Queste le riflessioni a partire dalle quali Cantieri Meticci ha scelto di rendere protagonisti della serata poetica della Notte di San Lorenzo i migranti. Coreografie ed azioni sceniche interpretate da richiedenti asilo, rifugiati e attori migranti della Compagnia, faranno da “controcanto” alla lettura di poesie provenienti anche da molte tradizioni culturali extraeuropee, in una ritualità che, attraverso l’espressione artistica, sublimi e renda onore al loro viaggio migratorio.
Pietro Floridia