La Notte di San Lorenzo
Agosto
2015
Le Belle Bandiere
progetto artistico e interpretazioni di Elena Bucci e Marco Sgrosso – Le Belle Bandiere
con la partecipazione di Vittoriano Masciullo e Martina Campi
luci Alessandro Ricci
drammaturgia del suono Franco Naddei
versi di AAnna Achmatova, Jorge Luis Borges, Emily Bronte, Giorgio Caproni, Emily Dickinson, Franco Fortini, Federico Garcia Lorca, Pietro Ingrao, Georgij Ivanov, Alessandro Niero, Elio Pagliarani, Giovanni Pascoli, Pier Paolo Pasolini, Fernando Pessoa, Antonio Porta, Giovanni Raboni, Rainer Maria Rilke, Edoardo Sanguineti, Patrizia Valduga, Andrea Zanzotto
‘Giungo al centro, alla mia chiave, all’algebra, al mio specchio.
Presto saprò chi sono.’ (Jorge Luis Borges)
‘Quante verità trovai. Ed erano tutte diseguali’ (Fernando Pessoa)
‘…quando io non sono, e nessuno accanto…’ (Emily Bronte)
È il battito il tema portante della Notte di San Lorenzo 2015. Christian Boltanski colleziona dal 2008 la registrazione di battiti cardiaci raccolti in giro per il mondo e conservati ne ‘Les Archives du Coeur’ sull’isola giapponese di Teshima.
Abbiamo colto una scintilla tra la nascita della parola poetica e il battito del cuore di ognuno intonato al coro di molti. Il poeta evoca dal silenzio il ritmo e le molte musiche della vita, fa palpitare le connessioni tra i piccoli eventi delle vite individuali e i grandi movimenti umani e naturali colti nell’inarcarsi del tempo e dello spazio. Trasforma le parole in emozioni che generano cerchi imprevedibili nelle anime altrui e fa sì che l’esperienza diventi scrittura, un fossile consegnato al futuro in attesa che voci vive ne facciano risuonare il battito. Nell’immaginare il filo rosso che unisce le parole ugualmente preziose di poeti tanto diversi e lontani nel tempo, ci ispiriamo al progetto di Boltanski per ritrovare la musica delle parole e il loro particolare potere di creazione di memoria che strappa all’oblio i dettagli, le esperienze, le grandi e le piccole storie, i singoli destini immersi nel mare dell’essere.
Salto ritmato del cuore, tempo sospeso tra il colpo e il respiro prima di quello successivo, palpito che rivela la presenza dell’essere e la sua resistenza, onda alternata che genera il pensiero dall’emozione e viceversa.
Parola a volte segreta, oscura e sfuggente, altre volte irruenta, esposta e quasi sfacciata, ma che sempre lascia in chi l’ha scritta e in chi la legge il peso leggero di un’esperienza necessaria, della difesa della memoria, individuale e collettiva, e infine una stupefacente scalfittura di splendore che rischiara quello che Pietro Ingrao, la cui opera sorprendente vibra in questa serata, definisce ‘il grumo tumultuoso dell’accadere’.
Il battito del cuore e la parola poetica viaggiano insieme, mistero della vita che appare e svanisce, lasciando per ogni creatura un segno scritto nella storia del mondo.