Una breve rassegna che riporta il teatro alle sue origini di hortus conclusus, in un giardino in cui condividere l’esercizio della memoria, ovvero il senso antico del teatro come gesto civile, fatto proprio da artisti che rappresentano le diverse generazioni del Nuovo Teatro. Il percorso ha inizio il 27 giugno, “anniversario di Ustica”, con una significativa apertura sui più giovani, i quattro finalisti del Premio Scenario per Ustica, che rappresentano insieme il futuro del teatro e il presente dell’impegno civile. Quindi il viaggio generazionale riparte da Randisi e Vetrano che – pensando all’ultimo volo del DC9 – creano un ponte ideale con la Sicilia, prosegue con il linguaggio performativo del Teatrino Clandestino e termina con le narrazioni di Mario Perrotta e di Ascanio Celestini, che l’8 agosto chiude autorevolmente un itinerario nella memoria tratteggiato da molteplici voci, lingue, accenti teatrali.
Cristina Valenti