È ora. È adesso!
Giugno
2016
con la Piccola brigata della memoria Zappa: Alessandro Auterio, Francesca Biondi, Valentina Cacciari, Katia De Martino, Erika Dell’Atti, Diana Enachi, Vitalie Filimon, Andreea Gira, Gerta Harizi, Elisa Nanni, Liliana Pirlicas, Sara Spigarelli, Elena Talarico
guide Luigi Dadina, Lanfranco “Moder” Vicari
insegnante assistente Francesca Bernardi
insegnante coordinatore del progetto Annalisa Petraccaro
collaborazione drammaturgica Laura Gambi
un progetto realizzato da Museo per la Memoria di Ustica/Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, Comune di Bologna – Quartiere Navile, Istituto Comprensivo 15 Bologna “G. Zappa”, Teatro delle Albe/Ravenna Teatro
nell’ambito del Protocollo d’intesa “Vittime del terrorismo” sottoscritto con il MIUR Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Lo spettacolo si svolgerà all’interno del Museo per la Memoria di Ustica.
Portami una traccia / Toccami la faccia / Amore invincibile in battaglia /
Memoria corta / Memoria sporca / Memoria a caccia. /
Ma il mondo è qui, è questo / è ora, è adesso!
(Rap della Piccola brigata della memoria Zappa)
La Piccola brigata della memoria Zappa è formata da studenti della Scuola Media Zappa che, a partire da gennaio 2016, hanno lavorato sul tema della Strage di Ustica, sotto la guida dell’attore e regista Luigi Dadina e del rapper Lanfranco “Moder” Vicari.
L’esperienza della non-scuola, fondata nel 1991 da Marco Martinelli, dopo aver portato in scena centinaia di ragazzi delle scuole di Ravenna, ha raggiunto Napoli, Milano, Santarcangelo e anche New York, coinvolgendo adolescenti provenienti da Europa, Africa, Sudamerica.
Il metodo della non-scuola, basato sul gioco e sulla creazione condivisa, ha incontrato i ragazzi del Navile di Bologna, il quartiere in cui sorge il Museo per la Memoria di Ustica, all’interno del quale la Piccola brigata delle scuole Zappa presenterà l’esito del suo lavoro.
Cori e monologhi, scene e canti rap con cui i ragazzi rileggono una storia che hanno ripercorso a partire dalle prime visite al Museo e dagli incontri con Daria Bonfietti, per riappropriarsene e restituirla alla memoria della città, con la rinnovata urgenza scandita dal canto rap, È ora. È adesso!