Battaglia aerea
Giugno
2021
installazione artistica e performativa
di PetriPaselli
a cura di Lorenzo Balbi
in collaborazione con MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Venerdì 25, sabato 26 giugno 2021 h 18.00 – 22.00
domenica 27 giugno 2021 h 18.00 – 23.00
Nell’ambito delle Celebrazioni per il 41° Anniversario della Strage di Ustica, PatriPaselli presenta nella cornice della rassegna Attorno al museo e con la collaborazione dell’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e del MAMbo – Museo d’arte Moderna di Bologna, l’installazione BATTAGLIA AEREA, installazione artistica e performativa che rimane aperta al pubblico dal 25 al 27 giugno 2021.
Riflettendo sulla storia della tragedia avvenuta il 27 giugno 1980 all’interno di un episodio di guerra aerea, a cui presero parte aerei militari di diverse nazioni, gli artisti pongono l’attenzione sull’atto di violenza consumatosi immediatamente e negli anni successivi alla tragedia attraverso bugie e silenzi di chi ne ha nascosto le cause e le responsabilità. Un gioco di potere, una giostra di menzogne che, una volta ferma, ha lasciato la tragica verità di un aereo spezzato, il relitto su cui persero la vita 81 persone innocenti.
“Il dimenticare, la ricerca della verità a cui non abbiamo partecipato perché non colpiti direttamente dalla tragedia, il non porsi il problema: tutto concorre a questo gioco di potere.
Ma cosa succede quando capiamo che tutti ne facciamo parte?”
PetriPaselli invitano il pubblico a visitare il Museo per la Memoria di Ustica e, dopo aver ricevuto un gettone di plastica all’uscita, a salire su una giostra Telecombat da cui, prendendo posto sugli aerei/navicelle, si è invitati a colpire tutti gli altri, fino a rimanere gli ultimi, i vincitori. La nostra quotidianità è pervasa dalla violenza, in forme diverse e anche non immediatamente identificabili, le armi giocattolo, i videogames, le giostre su cui facciamo salire i nostri figli: che consapevolezza abbiamo e trasmettiamo loro su questi temi?
La tipologia di avio-giostre Telecombattimento (creata probabilmente nel vicentino da Giovanni Zamperla) deriva dai prototipi ottenuti dall’assemblaggio di residui bellici per opera del geniale meccanico con la passione del volo Albino Protti (1910-1985), che depositò il brevetto per la “Giostra Aerei” nel 1951. Dai serbatoi degli aeromobili e dalle ralle dei carri armati nacque la prima giostra volante, divenuta nell’immaginario collettivo la tipica attrazione da Luna Park.
Ma questa giostra è capace di unire su di sé il ricordo gioioso e spensierato dell’infanzia e il potere distruttivo della guerra.
L’installazione è fruibile gratuitamente venerdì 25 e sabato 26 giugno dalle h 18.00 alle 22.00, domenica 27 giugno dalle h 18.00 alle 23.00, previa visita al Museo per la Memoria di Ustica, dove si riceverà un gettone per accedere alla giostra.
L’entrata al museo è gratuita.
È possibile prenotare l’ingresso al museo il 25 e 26 giugno dalle h 18.00 alle 20.45 e il 27 giugno dalle h 18.00 alle 21.45 al link: https://ticket.midaticket.it/museicivicibologna/Event/3/Dates).
Dopo le 20.45 (venerdì e sabato) e dopo le 21.45 (domenica) si potrà accedere presentandosi direttamente alla cassa fino ad esaurimento degli ingressi disponibili in base alle capienze legate alle norme anti Covid-19.
L’apertura di BATTAGLIA AEREA è prevista venerdì 25 giugno alle h 18.00, mentre sabato 26 alle h 19.00 Matteo Petri e Luciano Paselli incontreranno il pubblico nel Parco della Zucca e racconteranno come è nata e si è sviluppata l’idea per il loro lavoro.
Domenica 27 giugno sarà invece l’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica a dialogare con le persone presenti nel Parco, sempre alle h 19.00.
PetriPaselli è il nome del collettivo artistico fondato nel 2007 da Matteo Petri e Luciano Paselli (Vergato, 1981 e 1983, vivono e lavorano a Bologna). La ricerca degli artisti prende l’avvio da un’indagine sul mondo dell’infanzia e del ricordo, recuperando oggetti del passato privato e collettivo e rimodellandoli in installazioni, video e fotografie. Gli oggetti recuperati nelle opere di PetriPaselli sono quelli delle nostre collezioni di bambini, ritrovati nelle scatole o nelle soffitte, conservati nelle cassapanche delle nonne, archiviati e catalogati con scrupolo, portatori di memorie ed emozioni personali. Oggetti e opere che, giocando sul sottile confine che separa la memoria privata da quella collettiva, innescano meccanismi di immedesimazione da parte dell’osservatore.