Amuleto
Luglio
2015
Maria Paiato
di Roberto Bolaño
traduzione Ilide Carmignani (Adelphi)
regia Riccardo Massai
produzione Archètipo
in collaborazione con Teatro Metastasio Stabile della Toscana
Questa sarà una storia del terrore. Sarà una storia poliziesca, un noir, un racconto dell’orrore.
Ma non sembrerà. Non sembrerà perché sono io quella che la racconta.
Sono io a parlare, e quindi non sembrerà. Ma in fondo è la storia di un crimine atroce.
Auxilio Lacouture in Amuleto
Per ironia della sorte o per disegno del destino, il 18 settembre 1968 Auxilio Lacouture, “madre della poesia messicana”, è l’unica persona scampata all’irruzione dei reparti antisommossa nella facoltà di Lettere e Filosofia di Città del Messico. Mentre professori e studenti vengono fatti sgombrare con la forza, lei viene ignorata da tutti, nascosta nel bagno del quarto piano, rapita dalla lettura di un libro di poesie.
Parte da qui Roberto Bolaño, uno dei massimo scrittori latinoamericani del secondo Novecento, per raccontare nel suo Amuleto (1999) la resistenza di Auxilio, che si salva narrando per dodici giorni la sua vita, in un flusso di ricordi e visioni dove passato, presente e futuro si intrecciano.
Il regista Riccardo Massai affida alla grande attrice Maria Paiato il non facile compito di accompagnare gli spettatori in un monologo a più voci, in cui la donna dialoga con poeti, artisti e intellettuali, ma anche madri in attesa di un ritorno e donne alla ricerca dell’amore. Maria/Auxilio dà vita ai personaggi del romanzo proponendosi, fra gli altri, come Arturo Belano (lo stesso Bolaño).
In quel bagno incontra fantasmi e azzarda premonizioni, come una Cassandra condannata a sapere. Realtà e fantasia si intrecciano, secondo la migliore tradizione latino-americana, le notti nei caffè della capitale si susseguono alle giornate trascorse tra mille espedienti. Fino all’epilogo che va oltre tutto questo, una visione apocalittica, che contiene però una speranza, un amuleto da consegnare idealmente alle giovani generazioni che hanno lottato in Sudamerica in nome della libertà e dell’autonomia della cultura.