XXXV Anniversario
Giugno
2015
In questo 2015 ricordiamo il settantesimo anniversario della conclusione vittoriosa della lotta di Liberazione e il trentacinquesimo della Strage di Ustica. Settanta anni, proprio una vita! Si può dire che metà della vita di questo nostro Paese si porta dentro la ferita terribile di questa strage, così come è segnata anche la vita di tutti i parenti delle povere vittime.
Cittadini “che se avessero potuto conoscere in tempi ragionevoli la ragione della morte dei loro congiunti, avrebbero potuto evolversi ed esprimersi con una libertà molto maggiore, potendo elaborare il lutto della morte dei loro congiunti, senza restare nella prigione di questa verità negata, e potendo dedicare le energie che hanno impiegato nella ricerca della verità ad altre forme di realizzazione della propria personalità” (Sentenza Trib. di Palermo).
Dobbiamo riflettere su questo intrecciarsi tra storia della Repubblica, vicende tragiche e storie personali. Per questo abbiamo cominciato questo percorso di memoria nelle piazze e nelle strade di Bologna e davanti al Museo per la Memoria di Ustica con Don Ciotti e Libera, chiedendo di voltare pagina nella politica di questo paese, ancora una volta ricordando le troppe vittime innocenti che non hanno avuto completa verità.
Poi siamo stati con Christian Boltanski, all’incontro con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti e nelle sale del MAMbo, facendo memoria con la sua opera: ricordando con gli “sguardi” gli eroi della Resistenza e con i “suoni” i nostri cari.
In questa estate, tutti insieme abbracceremo il Museo, con i tanti spettacoli del Giardino della Memoria, la sera del 27 giugno ospiteremo il concerto di un grande artista, il siciliano Franco Battiato, in un ideale abbraccio tra Bologna e Palermo. E poi saranno con noi Maria Paiato, Marco Baliani, i finalisti del Premio Scenario per Ustica, Arianna Scommegna, la Compagnia Scena Madre ed infine lasceremo la parola alla Poesia nella serata conclusiva, il 10 agosto.
È sempre l’Arte che lega le nostre emozioni alla memoria in un percorso che non è mai retoricamente celebrativo ma diventa ogni giorno impegno per la verità e la giustizia e ci porta insistentemente a ripetere “che il DC9 è stato abbattuto all’interno di un episodio di guerra aerea… e nessuno ha dato alcuna spiegazione.”
Chiediamo di voltare pagina. A partire da questo: “nessuno ha dato spiegazioni”, nel 35° Anniversario dobbiamo pretendere che il Governo della Repubblica, la nostra diplomazia, si attivino con determinazione nei confronti di paesi amici ed alleati per avere risposte definitive. “Voltare pagina” è voler prendere atto della gravità dell’azione militare compiuta nei nostri cieli da paesi alleati contro un aereo civile. “Voltare pagina” è credere si possa raggiungere la completa verità e attivarsi per la sua realizzazione. “Voltare pagina” significa non accettare una lesione così grande della dignità del Paese, rinato 70 anni fa dalla lotta di liberazione, e dei suoi cittadini.
DARIA BONFIETTI
Presidente Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica